La città piemontese di Torino affonda le proprie radici nella prima Età Imperiale romana, epoca a cui risale la sua fondazione con il nome di Augusta Taurinorum. Nel corso del tempo fu inglobata sotto il dominio di diversi signori, fino alla fine del XIII secolo, quando entrò a far parte dei territori dei duchi di Savoia, che già da due secoli possedevano territori tra Italia e Francia.
Torino inizio così ad acquisire crescente importanza, tanto che nel 1563 Emanuele Filiberto di Savoia vi trasferì la capitale del Ducato sabaudo, fino ad allora presso la città francese di Chambery. Circa un secolo e mezzo più tardi, Torino divenne capitale del Regno di Sicilia e di Sardegna e fu la prima capitale del Regno d’Italia dal 1861 al 1864.
Man mano che accresceva la sua importanza, Torino accoglieva artisti, tra i più importanti dei quali figurano il modenese Guarino Guarini ed il messinese Filippo Juvarra, che, nel corso degli anni, la resero capitale anche in campo urbanistico ed architettonico.
Prima di qualunque abbellimento, però, la città necessitava di imponenti fortificazioni che la proteggessero da eventuali attacchi nemici. Fu così costruita, su ordine di Emanuele Filiberto di Savoia, la cinta muraria cittadina, la “Cittadella”, di cui oggi rimane il Mastio, sede del Museo dell’Artiglieria.
Poco dopo, nuovamente su commissione di Emanuele Filiberto, furono progettati l’attuale Piazza Castello e il Palazzo Reale, davanti al quale nell’Ottocento venne installata la celebre cancellata in ferro battuto tutt’ora visibile.
Adiacente al Palazzo Reale, per permettere al re di godere della vista dell’edificio sacro, venne costruita la Cappella della Sindone, i cui lavori ebbero inizio nel 1668 su coordinamento di Guarino Guarini, artista modenese che curò anche la costruzione di Palazzo Carignano, residenza di un ramo cadetto della famiglia Savoia. Tale progetto sarebbe ispirato al Museo del Louvre di Parigi, al tempo ancora residenza dei reali di Francia.
Di grande rilevanza sono poi gli edifici commissionati all’architetto Filippo Juvarra, che progettò la Basilica di Superga, voluta dal re Vittorio Amedeo come mausoleo di famiglia ispirato al Pantheon romano, Palazzo Madama con la sua imponente facciata e, in parte, la Reggia di Venaria, situata a una decina di chilometri dalla città di Torino, e già parzialmente realizzata da Amedeo di Castellamonte e Michelangelo Garove.
Sebbene nel 1865 la capitale da Torino fu spostata a Firenze e poi a Roma, il capoluogo piemontese rimase importante e ricco testimone dell’arte barocca, grazie ad architetture ed edifici ancora oggi visitabili che conferiscono alla città un fascino ed un’eleganza senza tempo.