La Cultura entra nel virtuale
[ssba-buttons]Il Digitale: una risorsa per la Cultura
Il nuovo anno si è avviato con l’arrivo dei vaccini, che fanno sperare di poter tornare nei prossimi mesi ad una possibile ripartenza sociale. Ma, dopo la complessa esperienza nel 2020 del Covid-19, molte cose si sono trasformate modificando sempre di più il nostro vivere. Fra i settori più colpiti sicuramente quello della cultura, in cui la presenza fisica è sempre stata centrale per la sua stessa formazione e crescita.
Infatti, le diverse realtà culturali sono state fortemente impattate dall’evento inaspettato. Molte, per non spegnersi, hanno attivato idee innovative e nuove strategie di diffusione e comunicazione, così da potersi esprimere e dare continuità alla propria importante funzione sociale. Musica, scienze, arte, scrittura, teatro, danza hanno dovuto riconvertirsi al digitale. L’unica strada, in questi tempi, che è stata possibile prendere per potersi esprimere.
Questa novità si è vista in tante manifestazioni, che hanno potuto così crescere con migliaia di nuovi partecipanti. Presenze che prima mai avrebbero seguito determinate rassegne ma che, ora declinate nel web, hanno visto ampliarsi l’audience e il successo degli eventi.
Una conferma arriva anche dal nostro panorama cuneese. Ambiente che ha visto l’organizzazione e il successo di molteplici proposte culturali. Tra queste ricordiamo, dirette web dal Teatro Toselli, Webinar, Conferenze e lezioni per le mostre al Museo Civico, alla Biblioteca o al Parco Fluviale.
Vedasi a tal proposito il recente rendiconto del Comune di Cuneo sugli eventi organizzati nel 2020 che hanno toccato valori online inaspettati.
Comprensione del grande potenziale Culturale
Tutto ciò sarà ancora più significativo se si potrà confermare, nei prossimi anni, questa attenzione alla cultura.
Questi riscontri positivi presentano, di contrappunto, la problematica della complessa gestione economica. Questione che dovrà rimodularsi con nuove metodologie, al fine di fornire le necessarie risorse economiche agli organizzatori. Sia per la versione fisica sia soprattutto per quella digitale.
Se, per anni, nel nostro Paese la rete web è stata sottovalutata da questo comparto, ora ci si è resi conto del grande potenziale culturale che essa può sviluppare. Affiancandosi alla forma della presenza, che ovviamente sarà sempre predominante. Com’è già successo con altri media – radio, cinema e tv – , ora anche il web si aggiunge come nuovo “spazio”, per essere una realtà sociale che amplia l’offerta culturale, facendola crescere e rigenerare.
Speriamo che si possa fare bagaglio positivo di questo inaspettato cambiamento. E che da esso si possa diffondere la cultura ad un sempre più vasto pubblico.